Recitare impersonare parlare ascoltare ricordare scrivere vergognare mangiare improvvisare ballare schiaffeggiare imparare animare decentrare ovvero del fare teatro, del trasmettere ciò che si sa, del cercare insieme, dello stare soli. Ma perché chiamiamo tutto questo animazione?
Giuliano Scabia, 1978
Negli anni Sessanta la situazione delle nascenti metropoli italiane richiedeva interventi non convenzionali di coesione sociale: una delle risposte più funzionali arrivò dal mondo del Teatro che, rimettendo in gioco dogmi e preconcetti, utilizzò strumenti tradizionali e non per generare un modo nuovo di creare interazione tra “attori” e “spettatori”. L’approccio ludico e infantile, nel senso puro del termine, divenne la cifra stilistica della nascente Animazione Teatrale, un movimento culturale da cui derivarono tecniche e metodologie usate negli anni in quasi tutti i contesti relazionali.
L’Animazione Teatrale, da non confondersi con il teatro d’animazione o di figura né, tantomeno, con forme di “animazione” da discoteca o spiaggia, è, quindi, uno strumento che utilizza il gioco per portare il partecipante a interagire in gruppo, tirando fuori da sé le risorse che possiede e di cui spesso non è consapevole.
Nel corso degli anni, l’Animazione Teatrale si è confrontata con realtà tra loro differenti, andando alla definizione di animatori tra loro eterogenei, con una costante necessità di aggiornamento nei confronti delle nuove situazioni sociali e dei media comunicativi.
È da queste necessità che, nel 2011, Walter Revello ha fondato la Scuola per Animatori Teatrali, al fine di preparare professionisti in grado di coniugare le specifiche di una formazione artistica (teatrale in particolar modo) con le indispensabili competenze pedagogiche, psicologiche e psicoattitudinali.
Il percorso di studi è articolato in diverse tipologie di insegnamenti teorici e pratici, stage e percorsi formativi al fine di offrire allo studente una preparazione eterogenea, il più possibile completa ed articolata, quale strumento principale della propria futura attività nell’ambito dell’Animazione Teatrale. Fin dall’ammissione sono, inoltre, proposti allo studente tirocini formativi, passivi e attivi, che permettono un confronto diretto con esempi concreti di laboratori e attività educative, al fine di comprenderne le peculiarità e le specifiche.
Finalità della Scuola è soprattutto la creazione di Animatori Teatrali professionali e pienamente integrabili in un sistema lavorativo: a tal proposito, Libere Gabbie offre Borse di Studio e Borse di Lavoro agli studenti meritevoli, nonché possibilità immediata di inserimento lavorativo al termine del progetto, in relazione alle effettive richieste di mercato.
Ammissione
L’ammissione alla scuola è consentita a chiunque abbia compiuto i 16 anni, a prescindere da precedenti percorsi formativi e titoli di studio; è possibile fare domanda di ammissione in qualunque momento dell’anno.
All’atto dell’ammissione, lo studente sosterrà un test e un colloquio conoscitivo, che permettano di inquadrarne le precedenti conoscenze e le peculiarità attitudinali, al fine di definire il percorso di studi più adatto.
Per partecipare alla Scuola è necessario essere in regola con il tesseramento annuale di Libere Gabbie.
Piano di studi
La scuola prevede un percorso di studi comune, articolato in non meno di 200 ore di lezioni frontali, al quale si affianca un piano individuale complementare, strutturato per ciascuno studente.
L’insegnamento verterà su quattro macroaree di insegnamento:
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discipline storico-teoriche dello spettacolo
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discipline antropologico-sociali
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discipline pedagogiche e psicologiche
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discipline e pratiche dell’animazione teatrale
Per ogni disciplina inserita nel piano di studi individuale lo studente dovrà sostenere una valutazione: terminato l’intero percorso, lo studente dovrà sostenere una prova finale, consistente nella progettazione teorica di un laboratorio di animazione teatrale. Il completamento del percorso di studi è certificato dall’emissione di un attestato di merito, comprensivo dell’intero piano di esami sostenuti.
Lezioni
Le lezioni si terranno a partire dal 30 novembre ogni mercoledì dalle ore 17.30 alle 22.30, salvo differenti necessità didattiche.
La partecipazione alle lezioni è obbligatoria: è altresì possibile concordare un programma parallelo per quegli studenti che non potessero assistere a parte delle lezioni.
Costi
La partecipazione alla Scuola ha un costo di 2000 €.
Sono previste borse di studio-lavoro con una copertura dal 10 al 100% della quota.
Per partecipare alla scuola è necessario essere in regola con l’iscrizione a Libere Gabbie.